INTERVENTO IN VIDEOCONFERENZA CON LA REGIONE PIEMONTE - DECRETO LEGGE DEL 17 MARZO 2020 “CURA ITALIA”

Considerazioni e richieste del Comitato Emergenza Cultura Piemonte rivolte alla Regione Piemonte in occasione della videoconferenza indetta dalla Regione Piemonte lunedì 23 marzo 2020. 

Le problematiche da affrontare le indichiamo suddivise in due capitoli: quelle presenti e quelle del prossimo futuro. 



Problematiche presenti

1) Gli operatori del comparto cultura hanno contratti di lavoro dei più diversificati : partite IVA, dipendenti di cooperative, dipendenti a tempo indeterminato, intermittenti, membri di associazioni culturali... spesso privi di tutele che possano sostenere i salari in questo periodo di crisi. (Per i lavoratori intermittenti è in atto una richiesta predisposta da FNAS - Federazione Nazionale Artisti di Strada, rivolta al governo, in quanto gli operatori intermittenti non rientrano nell’ipotesi attuali indicate dal governo).

2) Il Decreto Legge del 17 marzo “Cura Italia” di sostegno ai lavoratori e alle imprese, prospetta alcune modalità di sussidio. L’articolato del Decreto risulta complesso e stiamo cercando di capire se sono previste soluzioni per tutti i diversi contratti di lavoro. Chiediamo che la Regione Piemonte sia di aiuto nella individuazione degli articoli del Decreto Legge pertinenti ai diversi contesti di lavoro e nel caso vi fossero condizioni di lavoro scoperte, chiediamo che la Regione intervenga. Inoltre chiediamo che siano attivati al più presto i fondi per la cassa integrazione in deroga e le altre risorse previste per il sostegno ai lavoratori e alle imprese. 

3) Rispetto al punto 2 risultano utili le schede informative dell’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro, a cui chiediamo la continuazione del servizio, con il quale, i singoli interessati, possano anche dialogare (l’ideale sarebbe attivare uno sportello tramite indirizzo mail e numero telefonico dedicati). 

4) Un altro aspetto estremamente critico sono i mancati introiti per le attività che non si sono potute e non potranno prossimamente svolgersi a livello locale, nazionale ed internazionale. Saranno previste delle forme di indennizzo? Da parte della Regione o del Governo?

5) Nel decreto regionale numero 34, quello recente di sabato 21 marzo, al punto 6, si annuncia la sospensione delle attività degli uffici pubblici (Regionali, Provinciali e Comunali), fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali. Rientrano fra questi quelli delle ragionerie che dovrebbero proseguire nella liquidazione dei contributi?

6) Avete un’ipotesi di quando sarà approvato il bilancio di previsione, da cui potranno derivare gli atti indispensabili per l’assegnazione dei contributi regionali alle attività culturali del 2020?

Problematiche del prossimo futuro

Il dopo pandemia sarà segnato da un profondo cambiamento dovuto sia alle criticità provocate dalla crisi sia dalla volontà di ripresa e di nuovo sviluppo. 

Per questo contesto risulta sin da ora necessario progettare, programmare linee di intervento indirizzate su alcuni aspetti prioritari.

Fra questi indichiamo, oltre ad una rinnovata collaborazione fra pubblico e privato (superando le pastoie burocratiche che limitano le capacità di azione), anche la necessità di sviluppare i servizi, le strutture, la ricerca, i progetti e le azioni che diano una particolare attenzione alla partecipazione della popolazione al processo culturale nelle sue diverse forme. 

Educazione e formazione per tutti; ricerca, produzione e circuitazione delle attività degli organismi culturali del territorio, messi a servizio della ricostruzione e della innovazione di un sistema culturale sensibile alle necessità di sviluppo e di diffusione sul territorio. I musei, i teatri, i cinema, gli istituti culturali, le biblioteche, gli archivi, ecc., dovranno, con la collaborazione di tutti gli enti preposti alla promozione della cultura, rilanciare l’offerta dei servizi cercando di penetrare nelle smagliature provocate dalla crisi. 

In considerazione delle difficoltà economiche, sarà più che mai necessario credere nelle potenzialità presenti sul territorio per meglio raggiungere i diversi obiettivi: 

Ricomposizione del tessuto sociale; sviluppo e incremento dell’occupazione nel settore culturale; rinnovata consapevolezza del ruolo dell’arte e della cultura come strumenti indispensabili al miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini.

Per la ripresa delle attività culturali a favore della popolazione e dello stesso comparto cultura, la Regione Piemonte dovrà accelerare le procedure di assegnazione e liquidazione dei contributi per l’anno 2020, prevedendo alcune sostanziali novità e modifiche:

1) Definizione di un accordo fra la Regione e una società finanziaria che consenta dal 2020 la liquidazione in tempi brevi dei contributi assegnati agli organismi culturali.

2) Semplificazione dell’iter burocratico relativo ai consuntivi economici, anche mediante dichiarazioni sostitutive, per sveltire le procedure e contenere l’impiego di risorse umane, sia delle imprese culturali, sia degli uffici regionali.

3) Pubblicazione dei bandi di sostegno alla cultura per il 2020, entro tempi brevi che prevedano le deroghe necessarie alle scadenze e alla realizzazione integrale del progetto.

4) Deroga alla scadenza per la realizzazione dei progetti riconosciuti nel 2019, (abitualmente prorogabili fino a giungo 2020) con possibilità di rinvio sino a dicembre 2020.

5) Stanziamento di un fondo speciale da destinarsi ai diversi soggetti, per intervenire sulle valutazioni ordinarie dei contributi con una percentuale d’incremento.

6) Riconvocazione dei tavoli della cultura, con un primo incontro dedicato all’immediato confronto sui danni determinati dalla crisi e le prospettive future.

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